APPELLO AI PELLEGRINI
ALLE PERSONE DI BUONA VOLONTÀ DI TUTTO IL MONDO
CHE AMANO FRANCESCO D’ASSISI E IL SUO MESSAGGIO DI PACE UNIVERSALE
Come nasce un sogno
Nel 2002, d’inverno e da sola, sono andata in Spagna per percorrere a piedi gli 800 km. del Cammino di Santiago. Era la prima volta che nella mia vita si affacciava l’idea di un pellegrinaggio; duro d’inverno con tanta pioggia e la neve ma, allo stesso tempo molto intimo e profondo e in quella solitudine qualche cosa accadde, sentivo accanto a me la presenza di mia mamma che non è più e di san Francesco che camminavano con me e mi sostenevano. Quando tornai a casa non ero più la stessa che era partita e così, in primavera, per ringraziare s. Francesco, inventai per me stessa un Cammino nei suoi luoghi attraverso il cuore d’Italia: l’Umbria.
Dopo pochi mesi per una combinazione miracolosa, incontrai la casa editrice Terre di Mezzo che fino a quel momento pubblicava, come guida, solo la guida del Cammino di Santiago di Compostela e che mi chiese di scrivere la guida del mio Cammino che così divenne per tutti.
Fu subito un inaspettato successo e, per poter dare una spinta al Cammino, mi trasferii ad Assisi, non sapendo bene cosa poi avrei fatto qui. Un altro incontro diede una “spinta al sogno” quello con il Provinciale di allora dei Francescani Minori che capì subito l’importanza del cammino e con cui si fece la Credenziale del Pellegrino (il documento dove vengono messi i timbri nei vari luoghi attraversati e che è una sorta di passaporto del pellegrino) e poi l’Ostello per accogliere i pellegrini, un piccolo luogo, fino a quel punto abbandonato, in fondo all’orto del Convento. Per 5 anni quel piccolo posto chiamato “La Perfetta Letizia” fu un luogo di pace e d’incontro di pellegrini di tutto il mondo, attorno alla tavola si faceva comunità e non importavano le differenze di: cultura, razza o religione; lì qualche cosa di più grande nasceva. Volontari che arrivavano da tutto il mondo, mi aiutavano a turno in questo entusiasmante e, allo stesso tempo, duro servizio e tutti gli anni i pellegrini aumentavano poi, il cambio nella direzione dei Frati lo ha fatto chiudere. Il nuovo provinciale non capiva quale lavoro di Pace veramente francescano si facesse lì dove i pellegrini dormivano in piccole camerate lasciando una piccola offerta ma dove molto di più nasceva.
Ora è tre anni che l’ostello non c’è più e qui, nella città della Pace di Assisi, la città di Francesco in cui tanto si parla di Pace, manca un luogo dove far sì che la pace sia tangibile.
Il Cammino continua ad andare avanti molto bene, in italiano la guida che si intitola “Di qui passò Francesco” Terre di Mezzo Editore, ha venduto più di 20.000 copie ed è alla sua 5a edizione, 3a in tedesco “Der Franziskusweg” Tyrolia Verlag Innsbruck, ed ora è anche da pochi giorni in Inglese sempre per Terre di Mezzo: “On the road with Saint Francis”. Ho poi scritto la continuazione del cammino e ora il percorso totale è di 900 km. fino all’antichissimo Santuario di san Michele Arcangelo in Puglia. “Con le ali ai piedi”
ma manca il cuore del Cammino che rappresentava l’ostello ad Assisi.
Dopo la chiusura dell’ostello abbiamo creato l’ “Associazione Amici del Cammino di qui passò Francesco” con il principale intento di creare una comunità di pellegrini per acquistare un luogo per ricreare l’ostello che si chiamerà: “La Ruah”, lo Spirito.
Solo incontrandosi e condividendo si può creare la pace, c’è bisogno di un luogo fisico per farlo e la casa per farlo esiste ed è perfetta, ma bisogna acquistarla perché i proprietari non sono disposti a darla in affitto.
Questa antico mulino e poi casa di campagna, è ai piedi della Basilica di San Francesco in una valletta verde e boscosa attraverso cui i pellegrini passano per salire ad Assisi. Ha 450 mq. di coperto e 2 ettari e mezzo di terreno attorno, il suo prezzo è equo per la qualità della proprietà…bisogna solo acquistarla!
Non sono personalmente attaccata all’idea del possesso ma c’è necessità di un luogo per mettere in pratica questa idea di Pace e Condivisione già così ampiamente sperimentata nel vecchio ostello.
Noi non ci conosciamo ma, vi chiedo di aiutatemi a creare questo luogo di vera Pace in nome di Chiara e Francesco nella loro città! Io, come allora, metterò tutta me stessa perché questi muri accolgano in un grande abbraccio l’umanità dei ricercatori, gli uomini e donne di buona volontà, che vogliono incontrarsi per “Fare Pace”, “Essere Pace” in semplicità e condivisione
Io spero come diceva Francesco: “La speranza certa”.
Grazie e che Dio vi benedica!
Angela Maria Seracchioli
ps le foto che allego sono dell’ostello che fu la “Perfetta Letizia” e di cosa si vede dalla casa che potrebbe divenire la “Ruah”, per correttezza nei confronti dei proprietari non metto foto della casa ma posso inviarle privatamente.
Da “The different Drum” di Scott Peck pag. 74
“The spirit of true community is the spirit f peace…When a group enters community there is a dramatic change of spirit. And the new spirit is almost palpable. There is no mistaking it. No one who has experienced it need ever ask again: “How will we know when we are a community?”
“Lo spirito della vera comunità è spirito di pace…quando un gruppo diviene comunità avviene un drammatico cambiamento di spirito e il nuovo spirito è quasi fisicamente palpabile. Non lo si può confondere, chiunque l’abbia sperimentato non chiederà più: “Come farò a capire quando siamo divenuti una comunità?”
questo è ciò che si viveva alla “Perfetta Letizia”!
Per maggiori notizie e contatti:
www.diquipassofrancesco.it
jacopadue@yahoo.it
oppure scrivete a:
“Associazione amici del Cammino di qui passò Francesco”
c/o Angela M. Seracchioli
Via san Vittorino, 3
06081 Assisi (PG)
Italia |
IL CAMMINO DI MARCELLA
UN VIAGGIO PER LA DISABILITÀ
Un incidente d’auto e un’intera famiglia coinvolta, la ricerca affannosa di Marcella, sbalzata dalla vettura e caduta da un viadotto alto 28 metri. Una promessa urlata nella notte più nera, quando ogni certezza è ridotta a zero. “se la ritroviamo vado a Lourdes… ok ci vado a piedi!”
14 anni dopo Anna Rastello, la mamma di Marcella, tiene fede all’impegno preso, percorrendo 1600 km a piedi, da Sarzana a Lourdes, per dare gambe a chi non ha gambe e voce a chi non ha voce.
Questo quanto è avvenuto ed è il punto di partenza dello spettacolo, su questa esperienza un libro e un documentario descrivono e documentano passo passo tutte le fasi del viaggio …. quindi al teatro?
Al teatro spetta analizzare, trarre spunto e, raccontando alcune cose del viaggio, esploderle per far vivere Il VIAGGIO quello più profondo, quello più universale. Il teatro utilizza da sempre un pretesto per raccontare il senso lato delle cose per estrarre e trasmettere il bisogno umano di “fare qualcosa”. Analizza si i fatti, ma poi li sintetizza nel “sentire”.
Questo è il significato dello spettacolo teatrale del Cammino di Marcella, è una fase successiva del cammino che non sostituisce quanto si è detto e fatto ma lo rinforza, speriamo con la dovuta profondità e leggerezza, termini in apparenza in contrasto, ma che, in realtà, usati insieme descrivono bene cosa serve per la disabilità: essere trattata con serietà, profondità e leggerezza.
Testo e adattamento teatrale: Anna Rastello - Cecilia Cernicchiaro - Roberto Zunino
Coordinamento artistico: Cecilia Cernicchiaro - Zunino Roberto
Personaggi e interpreti
Cecilia Cernicchiaro – Anna e voce narrante
Roberto Zunino – il viaggio
2 musicisti
contributi video e audio
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UN CAMMINO A PIEDI IN SICILIA
2 LUGLIO 2013 - MARTEDÌ
Tra sacro e profano
A piedi da Avola ad Avola Antica
fino al Santuario della Madonna delle Grazie
e da Avola Antica ad Avola
Partenza
alle 18,00 da Piazza Crispi (vicino all'ex Ospedale di Avola)
e ritorno
intorno alle 23,00 verso Avola (con arrivo previsto intorno all'1,30)
Otto chilometri in salita dolce, non difficile, con il superamento
di una
differenza altimetrica di circa 400 metri sul livello del mare,
e altrettanti
chilometri in discesa per la stessa strada,
con pizza in prossimità del
Santuario della Madonna delle Grazie.
Portare zainetto con bevande e giubbotto
catarifrangente e torcia.
Confermare la propria adesione in Libreria o su Facebook con un messaggio a Ciccio Urso.
le immagini di parte dei pellegrini venuti con noi nel 2011
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IN RILIEVO:
CONSULTA l'elenco dei libri distribuiti dalla Libreria Editrice Urso sui cammini europei del pellegrino
IMPORTANTE
Lavori sulla tratta Bayonne-Saint Jean Pied de Port
Per lavori sulla tratta Bayonne-Saint Jean Pied de Port dal 3 al 28 giugno 2013 sarà attivo un servizio sostitutivo di bus.
Per maggiori informazioni
Ziomauri |
Anna Rastello
Il Cammino di Marcella
2011, 8°, pp. 152, ill.
€ 15,00
Un viaggio a piedi lungo oltre 1500 chilometri da Sarzana (SP) a Colle du Somport (F), nei pressi di Lourdes, in oltre sessanta tappe per parlare di come la disabilità possa non diventare handicap grazie allo sport e all'arte: è questo, in pochissime parole "Il cammino di Marcella".
Anna Maria Rastello, madre di Marcella disabile a causa di un incidente, è partita il 26 febbraio 2011, con lo zaino in spalla ed un bel progetto da realizzare, ed è arrivata a Lourdes il 9 maggio, attraverso un cammino ricco di incontri, paesaggi ed emozioni. Il libro è il diario di viaggio del “Cammino di Marcella”.
Angela Maria Seracchioli
Di qui passò Francesco
8°, pp. 200, ill.
€ 18,00
Sedici giorni con lo zaino in spalla tra Toscana, Umbria e Lazio tra foreste millenarie e vallate ricche di arte e di storia. La prima guida a piedi, sulle “strade di Francesco”, dai luoghi più noti come La Verna e Assisi a quelli meno famosi ma altrettanto affascinanti come Montecasale o il Sacro Speco di Narni. Un itinerario da seguire tutto d’un fiato oppure a tappe, costruendosi un percorso ad hoc. Un intero capitolo è dedicato a chi vuole percorrere l’itinerario in bicicletta. Tutte le informazioni, i percorsi, le cartine, i sentieri e i luoghi più suggestivi da non perdere; come e quando partire, le difficoltà, i chilometraggi, dove dormire, quanto si spende. E per ogni tappa gli avvenimenti fondamentali della vita di Francesco tratti dalle Fonti originali. Una guida per chi si sente pellegrino o per chi vuole semplicemente camminare alla scoperta di sentieri e orizzonti nuovi.
Angela Maria Seracchioli
Con le ali ai piedi
Nei luoghi di San Francesco
e dell'arcangelo Michele
2011, 8°, pp. 200, ill.
€ 18,00
Dal Lazio fino alle rocce di Monte Sant'Angelo sospese sul mare del Gargano: 500 chilometri in 25 tappe verso una delle mete di pellegrinaggio più affascinanti e più antiche d'Europa, la cui fama precede persino quella del Cammino di Santiago de Compostela.
A piedi o in bicicletta sulle tracce di san Francesco e della devozione a san Michele arcangelo, da montagna sacra a montagna sacra (dalla Verna - descritta in Di qui passò Francesco - a Monte Sant'Angelo). Un percorso entusiasmante che attraversa Abruzzo, Molise e Nord della Puglia, tra valli sconosciute, città d'arte e paesaggi mozzafiato. Meta: la suggestiva grotta delle apparizioni e del culto di san Michele, a pochi chilometri da San Giovanni Rotondo.
Per ogni tappa: le descrizioni dettagliate del percorso, le cartine (1:50.000), i posti dove dormire e mangiare. Inoltre tutti i luoghi da visitare, le tradizioni e i documenti storici su san Francesco e sull'arcangelo Michele.
COSA PORTARE CON SÉ
IN
CAMMINO
Da personalizzare
secondo le proprie esigenze
Un libro con tutte le tappe per sapere il cammino che si deve fare, il tuo documento di identità, la credenziale, tessera sanitaria, uno zaino da trekking di circa 65 litri, un sacco a pelo pesante circa 600 grammi, uno stuoino in gomma, minitorcia, scarponi da trekking, sandali da trekking (buoni anche per la doccia e per la strada di città), tre magliette di cotone (bianche per esempio - se c'è molto sole è meglio), 4 slip, 4 paia di calzette corte da trekking, un asciugamano, un unico cappello per il sole e per la pioggia, una felpa di cotone con maniche lunghe, un paio di pantaloni corti con grandi tasche, un paio di pantaloni lunghi, una giacca per il freddo e per la pioggia, due sacchi grandi (tipo quelli per la spazzatura - e che non scrocchiano - per mettere dentro, se piove, tutti i vestiti), sapone di piccolo formato per lavare il corpo e per lavare i vestiti (tipo 'Marsiglia'), due rasoi per la barba, cellulare, iPod, macchina fotografica, caricabatteria del cellulare e della macchina fotografica, due bottiglie di acqua di mezzo litro ognuna, crema protettiva molto forte contro il sole se hai pelle chiara, carta di credito, crema per i dolori muscolari e crema tipo 'Prep' per i piedi, tappi per le orecchie (se non sopporti la gente che russa quando dorme e per il vento nelle Mesetas), costume da bagno, spille da balia (per appendere allo zaino i vestiti ancora umidi), un cordoncino di una diecina di metri (per tutte le necessità...), un coltello da campeggiatore, un rotolo di carta igienica, ago e filo di cotone, cerotti Compeed, salviettine intimo donna, assorbenti intimo, occhiali da sole, chitarra (se non riesci a farne a meno), una penna, un bloc notes, aglio, origano, peperoncino rosso, una bottiglietta di olio... la conchiglia e tanto entusiasmo... Tutte le tue cose devono pesare circa 10/11 chilogrammi!
Non portare:
posate, piatti, tenda da campeggio. Possibilmente non usaree alcuna sveglia al mattino (il rumore che ogni mattino intorno alle 5,30 faranno gli altri ti svegliarà comunque). Puoi comprare quello che dimentichi lungo la strada. Quello che porti in più dovrai spedirlo a casa già al secondo giorno del Cammino.
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